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COMUNICATO N. 17/2018 del 05.05.2018 (conferenza stampa).

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LETTERA DI INTENTI – CANDIDATI CONS

Conferenza stampa 05 maggio 2018

Claudia Gallanda, Emma Agricola e Marco Cargnello, in conferenza stampa il 5 maggio, sono stati inesorabilmente critici verso i vertici locali e nazionali per lo scarso risultato ottenuto dal M5s in FVG. I tre “ribelli” hanno puntato il dito soprattutto sull’ingerenza di alcuni “titolati” regionali, che non hanno saputo equilibrare, nelle liste proposte per il voto, le presenza storiche e quelle di novella adesione.
A sentir loro, l’errore strategico più rilevante è stato nel cambio delle regole e dei programmi politici, imposti da Roma senza l’avallo di un assenso democratico da parte della base. A seguire le manovre messe in atto da alcuni vertici regionali del M5S per favorire questo cambio di rotta, indicando anche agli attivisti dei meetup i nuovi possibili portavoce a loro più graditi.

Un agire, quest’ultimo, criticato dai tre e da pochi altri ben prima delle elezioni e delle relative candidature, mentre il malumore collettivo serpeggiava in silenzio, avvisaglia palpabile delle disfatta.

Malumore anche perché nel nuovo statuto erano scomparsi alcuni valori fondanti del Movimento, come “uno vale uno”, fino al cambio repentino anche sul referendum per l’euro, ponendo di fatto ogni cosa nelle mani di Di Maio.

L’esclusione di alcuni possibili candidati già dalla votazione online come insindacabile decisione dall’alto, ha fatto il resto.
Naturalmente tutto ciò è accaduto nella compiacenza di chi in Regione ha, in questi ultimi anni, tirato le redini.

Ora secondo Gallanda, Agricola e Cargnello, è urgente una riunione regionale di tutti gli attivisti, dove questi responsabili spieghino chiaramente le motivazioni del loro agire, perché eventuali errori di incompetenza hanno un peso diverso da altri errori commessi in malafede.

Non sono mancate le critiche a chi parla solo ora, anche attaccando le ultime esternazioni di Alessandro Fraeloni Morgera: che la situazione fosse critica era già stato denunciato, da Gallanda e altri, ancora nel corso del 2015 peraltro senza ricevere nemmeno un cenno di riscontro.

Anche la lettera d’intenti richiesta ai nuovi candidati in Regione e in Comune è rimasta “lettera morta”.
Naturalmente alla conferenza di oggi erano stati invitati anche Elena Bianchi, consigliera regionale uscente, Paolo Menis, consigliere a Trieste, Stefano Patuanelli, novello deputato, Marco Zullo, consigliere europeo, e Fabrizio Uda, responsabile del pordenonese, che altrettanto naturalmente non han risposto e neppure si son fatti vedere.

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