novità da "udine-friuli a 5 stelle"


VERBO VOLANT: CONTROVERBALE DEL 17.02.2017 Rilevando inesattezze, omissioni e posizioni “di parte”, esplicito quanto segue, in grassetto integrazioni.

VERBO VOLANT Unknown

Verbale di Assemblea
del 17 febbraio 2017

Sono presenti:
Anna Maria Fritz, Aulo Cimenti, Giorgio Iuri, Oriana Drosghig, Michele Lisco, Patrizia Tremul, Luca Vignando, Paolo Silvestri, Alessandro de La Palme, Riccardo Scalisi, Santo Cecchini, M. Elena Porzio, Massimo Deganutti, Fleris Parente, Oscar Valentini, Gianfranco Curreli, Elisa Rizzi, Katia Casasola, Claudia Gallanda, Maurizio Papini, Marco Rosa.

Ordine del giorno:
1) Valutazione della possibilità di gestire una succursale udinese dello sportello regionale “SOS Equitalia” di Pordenone;
2) Organizzazione dell’incontro con il M5S locale in sala Ajace del 3 marzo prossimo, su tematiche riguardanti la città di Udine;
3) Organizzazione d’incontri pubblici sul tema della partecipazione attiva.
4) Varie.

1) Sul primo punto interviene Luca Vignando per segnalare la possibilità di apertura a Udine di uno sportello “SOS Equitalia”, dal momento che (solo da adesso) possiamo disporre di una sede e di alcuni volontari che già si sono proposti (al momento Patrizia Tremul e Marco Castenetto).
Purtroppo il nostro eventuale sportello risulterebbe una succursale dello sportello di riferimento regionale di Pordenone, recentemente aperto.
Comunica, infatti, Luca che è presente in sala una persona che sapeva da un anno della possibilità per il Meetup di Udine di concorrere ad ottenere lo sportello di riferimento regionale, ma non ha riferito un tanto al Meetup.

A questo proposito ritengo, per correttezza di informazione, di integrare il verbale con le seguenti oggettività, confermate peraltro da Patrizia Tremul in riunione:

1) non avevo ricevuto alcun incarico “ufficiale” da alcuno,

2) ero solo stata inserita in una chat in data 26.04.2016, creata dal consigliere regionale FVG Cristian Sergo (eletto nella circoscrizione di Udine) in data 23.03.2016, peraltro in contatto con il parlamentare Carlo Sibilia per il tema SOS EQUITALIA (ndr: nel verbale non si fa alcuna menzione di questo),

3) nella chat erano presenti: Cristian Sergo (creator), Fabrizio Uda (factotum Pordenone), Ilaria Dal Zovo (consigliera regionale fvg distretto Gorizia), Paolo Menis (consigliere comunale Trieste, allora candidato sindaco), Stefano Patuanelli (ex consigliere comunale Trieste), Sabrina De Carlo (attivista Trieste e dipendente Gruppo consiliare Regionale fvg M5s), Stefano Dalla Flora (attivista Fontanafredda), Marco Zullo Europarlamentare e Amministratore della chat,

4) nella chat sono anche presenti tre numeri “senza nome” (finali 9135, 9075, 8605), che per quanto ne so possono appartenere a chiunque,

5) a quel tempo, relativamente all’argomento, mi riferivo costantemente con Patrizia Tremul (ora in sala) interessata fin d’ora all’argomento, che aveva dato disponibilità, insieme ad una sua amica, Debora, con le quali ero andata a Imola e con le quali mi ero trovata un paio di volte ed ero in contatto costante, e le stesse per sos Equitalia erano in contatto con il consigliere Cristian Sergo della circoscrizione elettorale di Udine.
Io avevo anche detto, avendo già molti impegni, che ci fosse un riferimento diretto con loro.
La Tremul dice che c’è molto bisogno, li è da un anno che ci provava, non avevamo la sede e non hanno avuto nessun tipo di aiuto e alle loro istanze Sibilia non ha mai risposto.

6) inizialmente dalla chat le richieste di Sibilia era di avere persone competenti, e che potessero andare in giro per il Friuli, ora pare vadano bene anche senza competenze, ad uso puramente informativo,

7) le due ragazze non possedevano competenze particolari, e questo mi fu anche fatto notare da alcuni, come dire “che ce ne facciamo ?”,

8) in quel periodo gli incontri dei meetup erano pochissimi, quasi inesistenti, così come i partecipanti, e la stessa consigliera Porzio, che ora si risente dicendo che sarebbe stata disponibile e/o avrebbe potuto cercare le persone nella sua cerchia di conoscenti, aveva, per mesi, partecipato unicamente ai consigli comunali ed alle commissioni),

9) da luglio a novembre 2016 non ci furono notizie di sorta,
il 03.11.16 e il 30.12.16 Menis chiese a Zullo se ci fossero nuove, e lui scrisse che aveva sentito Sibilia e che ci sarebbero state con l’anno nuovo.
A fine gennaio diede notizia in chat che lo sportello si sarebbe aperto a Pordenone.

10) nella chat mi veniva chiesto:
a. se abbiamo una sede gratuita (ora è venuta fuori sotto elezioni, sarebbe interessante sapere se il mecenate, ex candidato al consiglio regionale allora per l’Alto Friuli, firmatario nonché votante del documento contro la mia persona, sia interessato a ricandidarsi, ndr), la mia risposta fu: NO,
b. se abbiamo, oltre alle due volontarie di allora, persone dotate di competenze, la mia risposta fu: NO,
c. dirò di più, se le avessimo, o le avessimo avute, il lavoro non sarebbe mancato, anche di supporto ai consiglieri, queste fantastiche competenze adesso verrebbero fuori perché stiamo andando ad elezioni?
Cosa rimarcata anche nella riunione, per “prendere voti”?

11) e dove a fronte delle affermazioni di Uda, forse sovrastimate, del 26 aprile 2016, che Pordenone aveva:
– 1 sede gratuita in pieno centro con vetrina e amplissimo ufficio (poi diventeranno “anche più di uno”),
– 4 commercialisti disponibili,
– 1 legale,
– 1 assistente socio psicologico,
– 1 psichiatra (più il suo entourage per eventuali turnazioni),

mi inchino, rispettosamente, alla “buona aria” di Pordenone.

A questo punto Gallanda ammette di essere lei quella persona e di non aver riferito nulla, ritenendo che non ci fossero i presupposti per Udine
(NON E’ PROPRIO COSI’)
(in quel momento oggettivamente non c’erano, e a domanda ho risposto; vedisi affermazioni precedenti, non ero comunque la sola a saperlo).
CHIEDO: PERCHE’ NEL VERBALE NON SI MENZIONANO COME PERSONE INFORMATE DEI FATTI PATRIZIA TREMUL E SOPRATTUTTO IL CONSIGLIERE REGIONALE CRISTIAN SERGO?
PERCHE’ NON BISOGNA, IN QUESTO DELICATO MOMENTO DI CANDIDATURE, DISTURBARE CHI STA “PIU’ SU”?
Le viene contestato che il suo silenzio ha fatto perdere un’opportunità a Udine, che sarebbe stata più rappresentativa, in quanto capoluogo della provincia più grande oltre che posta al centro della regione e quindi più comodamente raggiungibile da ogni località.
In quel momento gente non ce n’era, occasioni perse ce ne sono state e ce ne saranno, da imputarsi unicamente allo scarso e incostante impegno (quando non addirittura totale assenza) di quasi tutti gli attivisti e di quasi tutti gli altri consiglieri, perché occuparsene solo ora, sotto elezioni?

Luca Vignando comunica che l’apertura dello sportello potrebbe avvenire tra un paio di mesi, non appena rodato lo sportello di Pordenone, dal quale attingere tutte le necessarie informazioni e direttive.
Nel frattempo verranno individuati tutti gli attivisti disponibili a fornire il servizio….

C’è anche un problema legato agli ordini professionali, ed al procacciamento di affari.
Elena Porzio afferma che ne hanno appena nominato uno alla Cavarzerani che da consulenza legale gratuita ai profughi e che la cosa era sul giornale odierno.
Sembrerebbe che figure professionali iscritte all’ordine non possano essere quelli che hanno il primo contatto al punto di informazione.
La cosa è in corso di verifica.
E quindi, ORA (e solo ora), vanno bene anche le persone non con particolari competenze.
A Pordenone, a parte lo psicologo/psichiatra, nessuno è iscritto agli ordini professionali.
A Pordenone hanno una sala a cura del gruppo comunale.
Fleris Parente dice che si potrebbe usare la sala in via Chinotto a disposizione dei consiglieri.
Aulo Cimenti dice che, essendo una cosa che nasce da Roma, avranno già verificato questi cavilli giuridici,
Silvestri dice Luca se ne sta occupando e che ci sono 4-5 persone che garantiscono un certo numero di presenze.
Gallanda chiede se siano due (Castenetto e Tremul) o 4-5, e chi siano le tre rimanenti.
Si dice, è prematuro, non lo sappiamo neanche noi, non ci sono.

1A) Ripresa video:
Michele Lisco chiede che venga spenta la videocamera, perché a lui da fastidio.
(nelle ultime riunioni in cui l’assemblea aveva chiesto che la telecamera fosse spenta, gli organizzatori, a vario titolo Aulo Cimenti, Luca Vignando e Oscar Valentini, avevano motivato la richiesta con il fatto che io non mettessi a disposizione i video (cosa non vera) e che gli stessi non fossero condivisi.
Avendo recentemente pensato ad una soluzione per ovviare alle loro istanze, la propongo:
Una persona di mia (e comune fiducia, Katia Casasola), alla fine della riunione, che sarà registrata, scaricherà sul suo portatile la scheda relativa, e chi vuole assumersi l’onere, si farà carico di metterlo sul canale condiviso M5s Youtube Udine, rapportandosi con la stessa.
(Questo, in un momento così delicato, anche quale verifica di quanto riportato nei verbali, che possono sempre essere parziali).
Paolo Silvestri dice più volte che lui non deve chiedere niente a nessuno e che non vuole avere a che fare con “certa gente”.
Valentini, Lisco, Silvestri, Porzio e Deganutti, in particolare, mi impediscono di completare il concetto, cambiando versione e nascondendosi dietro il diritto alla privacy, prima sconosciuto….
Gallanda chiede che nel verbale sia palesato questo cambio di versione, e che la precedente motivazione del fatto che il filmato non fosse condiviso, alla luce di queste ultime affermazioni, risulti solo una scusa.
NONOSTANTE ABBIA PALESATO CIO’, E LO ABBIA ESPLICITAMENTE CHIESTO, NEL VERBALE REDATTO DA ANNA MARIA FRITZ NON NE VIENE FATTA MENZIONE.
La Gallanda rileva che Michele Lisco, ora così pretenzioso, sia sparito dalle scene per tre anni e mezzo, e sia ora tornato in odore di elezioni, e lo stesso le dice che visto che è stata cacciata via, e le chiede se non abbia dignità. A mia domanda precedente su chi siano le persone che abbiano dato disponibilità certa alla cosa, Lisco dice che non capisce perchè debbano rendere conto a me.

Si termina il discorso Equitalia.

Si passa alla questione 2.
Segue.

Claudia Gallanda

Consigliera comunale Udine

M5S

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