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Tasse, tasse e ancora tasse….I comuni come lo sceriffo di Nottingham

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    wlavita2013
    Moderatore

    Gilberto Gamberini

    Portavoce del Movimento 5 stelle

    Capogruppo Gruppo Consiliare “Cassacco Movimento 5 Stelle”

    Portavoce delle opposizioni del Comune di Cassacco

     

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    La giunta comunale composta dal Sindaco Baiutti Ornella, Assaloni Vanes, Ellero Dario, Boschetti Tiziano in data 29 luglio 2014 ha confermato l’addizionale IRPEF, quindi venendo meno alle promesse fatte in periodo elettorale per un abbassamento del carico fiscale, e ha nominato il responsabile della IUC (=Imposta Comunale Unica) : Assaloni Vanes.

    Nel giorno 25 agosto 2014 si è tenuto il consiglio comunale per approvare questa nuova tassa.

    Noi non siamo, a priori, contro questa amministrazione, di cui apprezziamo la cortesia del Sindaco e del capogruppo Giorgio Baiutti, ma la nuova tassa IUC trasforma i comuni in esattori come lo sceriffo di Nottingham, che prende i soldi per mantenere se stesso e per conto ed in nome del Re Giovanni, che più prende e più spende, in un pozzo senza fondo.

     

    Noi come Robin Hood di Sherwood, siamo contro e contro abbiamo votato.

     

    Vediamo cos’è questa IUC(=Imposta Comunale Unica)

    La IUC è la somma di   IMU + TASI + TARI

    1) IMU componente patrimoniale, del proprietario di immobili, abitazioni principali escluse

    2) TASI cioè taci e paga (è la vecchia IMU sulla prima casa uscita dalla porta e rientrata dalla finestra, ma con una finezza burocratica è diventata = “tassa per i servizi indivisibili”, cioè quelle attività comunali quali l’illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe e la manutenzione delle strade. E qui ci sarebbe da ridire perché come sicurezza di giorno e di notte non vedo questo dispiegamento di forze, neppure nelle intenzioni, visto che il vigile a Cassacco è virtuale di giorno e di notte ognuno si arrangia come può. Per ultimo la manutenzione delle strade è la barzelletta più grande: le asfaltature nel Comune di Cassacco sono solo rappezzature, a parte Via Augusta ecc ed allora che senso ha pagare questa nuova tassa, cioè la TASI, per un servizio che non c’è?

    3) TARI, che non è una offesa in giapponese, ma i costi del servizio raccolta e smaltimento rifiuti (ex tares)

    Sui rifiuti ci sarebbe molto da dire, nessun controllo diurno, cassonetti obsoleti e scassati, piazzole ecologiche in cui domina l’incuria come in via Peressini, l’abuso di smaltimenti come in via Calvario, il fango come a Conoglano, o l’acqua come a Montegnacco, come abbiamo documentato con varie interrogazioni e nessun controllo notturno, quali telecamere nei luoghi a rischio, per impedire scarichi abusivi da parte di cittadini e ditte di altri comuni che poi paghiamo noi

    In un momento in cui le risorse delle famiglie sono finite, in un momento in cui accogliamo ospiti stranieri e rimandiamo i nostri figli all’estero, in un momento in cui le attività commerciali e artigianali soffrono e chiudono, aumentar le tasse è contro natura, come se chi ci governa non vivesse il mondo reale ma virtuale.

    Aumentare le tasse significa favorire disoccupazione, fallimenti e sfiducia.

    Ci dicono che i comuni non possono spendere per colpa del “patto di stabilità” ma forse in precedenza i comuni hanno speso troppo e male, non comportandosi come farebbe una famiglia che spende quello che ha e non quello che non ha: il patto di stabilità in parole povere impedisce che il Comune si indebiti ancora e faccia con ciò che ha risparmiato, e rimborsi ogni anno parte del suo debito.

    Il governo Monti ha aumentato del 60% gli estimi catastali , dando un falso valore alle case che non corrisponde a quello di mercato, cioè non lo vendi a quel valore, poi il governo Letta ha introdotto la TASI, e quello che era il bene rifugio per tutti noi, in Friuli VG lo scopo e il senso della propria vita, è diventato un lusso, una spesa continua, quasi un furto il possedere la casa, punito con tasse che diventano un affitto pagato allo stato, che è il vero proprietario delle nostre case.

    Le tasse sulla casa ne hanno diminuito il valore, le hanno rese (complice anche la crisi economica) invendibili o svendibili ed allora perché continuare a considerarle come un bancomat da prelievo continuo?

    Che senso ha dare agevolazioni per ristrutturale quando poi non le puoi vendere perché nessuno le compra.

    Non mi allargo su chi è proprietario di immobili e di negozi sfitti che, l’altra tassa (in un caos di parole e di sigle incomprensibili ai più) cioè l’IMU mette in ginocchio, costringendoli a svendere a meno di metà prezzo il frutto del lavoro di una vita.

     

    Le nuove tasse uccidono la speranza, uccidono la speranza di un cambiamento e di un avvenire migliore, perché uccidono le poche risorse rimaste, uccidono i risparmi di una vita, uccidono il futuro.

     

    Per il comune di Cassacco per il 2014 le spese per il rimborso prestiti= quota capitale ammortamento mutui=quota da ritornare è di 404.607,00 mila euro per un indebitamento complessivo al 31 Dicembre 2013 di 6.266.333,45 .

    Se il comune di Cassacco non avesse questo debito non avrebbe fatto pagare la TASI, come ha fatto il comune di Maiano, di Gemona del Friuli ed avrebbe ridotto le altre tasse, per favorire il benessere, a volte la sopravvivenza e la ripresa economica delle sue famiglie e delle sue attività commerciali, prese per il collo.

    «Potendo contare su buone liquidità – dice il sindaco di Gemona – possiamo permetterci di mantenere inalterata l’Imu le cui aliquote resteranno le stesse dell’anno scorso …. Abbiamo invece deciso di non far pagare la Tasi, al fine di non alimentare tasse per i possessori della prima casa, oltre che costringere i cittadini a dover affrontare ulteriore burocrazia e spese per il calcolo di nuovi versamenti. …. Il fine di questa manovra è salvaguardare i redditi medio bassi, e chi in particolare ha investito per avere una casa a Gemona».

    A Cassacco invece pagheremo la TASI, pagheremo tutto, mentre le nostre attività commerciali artigianali e negozi chiudono ( guardate il deserto del centro commerciale Alpe Adria) e chiudendo contribuiscono sempre meno alle entrate comunali, creando un circolo vizioso, per cui devono pagare di più i pochi che sopravvivono e i cittadini (sempre che ce la facciano a trovare i soldi per pagare).

     

    Questo modo di fare dei comuni che fanno pagare tutto riflette l’atteggiamento del governo centrale e ha un che di apocalittico, l’Italia è un po’ come il Titanic, il titanic affonda e l’orchestra continua a suonare ma i cittadini non hanno alcun motivo di continuare a ballare.

     

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