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COMUNICATO N. 011/2018 del 06.04.2018 – Mia risposta a Lettera Carlo Fabbro MV 04.04.18 (Carlisi MV 31.03)

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Caro direttore,

vorrei rispondere alla lettera di Carlo Fabbro, neo candidato M5S al Comune di Udine, pubblicata il 4 aprile.

Nelle sue righe, Carlo Fabbro afferma che nessuno dei cinque consiglieri uscenti si è ricandidato alle amministrative per il Comune di Udine ma non ne specifica il perché.
Eppure è proprio questo “perché” a essere fondamentale: in primo luogo è stato proprio il Meetup udinese ad abbandonare a se stessi, e fin da subito, i cinque consiglieri, spaccandosi in mille rivoli -questi sì autoreferenziali- e svanendo in un totale assenteismo (a proposito di partecipazione!), da cui è riemerso solo ultimamente per arrogarsi il diritto di decidere la nuova lista.

E gran parte dei componenti di questa nuova lista sono proprio coloro che, un anno fa, decretarono una “sfiducia” a Paolo Perozzo e alla sottoscritta.
Sfiducia esibita con comunicati anche al Suo giornale e che, soprattutto, per regolamento interno, parecchi non avevano, o avevano perso, il diritto di votare proprio per la mancanza di partecipazione.
È quindi evidente che questa mossa fu solo una rivalsa personale, pari a una sorta di “licenziamento senza giusta causa”, messa in atto solo per spianarsi la strada, eliminando gli scomodi.

Risultato: Elena Porzio e Roberto Franceschi in altre liste, contrapposte al Movimento, Perozzo e io defenestrati da qualsiasi confronto, esclusi non solo dal sottoporsi al voto dei cittadini ma, per quanto mi riguarda, direttamente da quello degli iscritti al “sacro blog”.
Perché lì è stata l’esclusione, pur avendo dato l’adesione e mandato i documenti richiesti, e senza riceverne alcuna motivazione!

E non è vero che “chiunque può farsi la sua lista” e spedirla allo staff, perché questo fantomatico staff come potrebbe autenticare una lista senza un riscontro in zona?

Ma se il riscontro, la linea diretta è proprio quella che ha fomentato l’esclusione non c’è equità.

E l’equità nel M5S di Udine, anche da parte di Trieste e Pordenone, non c’è mai stata! Chi è stato a loro prono ha potuto accedere -per esempio proprio Fleris Parente, a cui è stato perdonato qualsiasi atto, come recentemente far mancare il numero legale uscendo dall’aula con la maggioranza- fino a candidare un sindaco, che da troppo poco tempo vive qui -e da ancor meno tempo partecipa- per essere espressione del territorio.

Claudia Gallanda
Consigliera comunale di Udine
M5s

Inviato al MV il 06.04.2018

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