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QUANDO LA STRATEGIA MANCA – Sfiducia Gallanda e Perozzo – comunic. 13/2017 del 28.01.2017.

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È una grande manovra politica, questa.
(strano però che Oscar distrugga il catalogo con “brillanti metafore” proprio ora che il momento di vendere è alle porte, online o porta-a-porta sia).
Dall’inizio, Claudia e Paolo sono state le due uniche figure di punta del M5S di Udine, nonostante le loro enormi diversità di azione e pensiero, diversità che il gruppo in consiglio e gli attivisti non sono mai riusciti a contenere e tanto meno a pilotare.
Ora, con questa grande manovra, che non appare risolutiva ma più il suo contrario, demolitiva, si vorrebbe manifestare un sussulto d’orgoglio degli attivisti, troppo tardivo e, nel contempo, vendicativo.
Inquisizioni, scissioni, abbandoni vi hanno accompagnato in questi anni, di cui gli ultimi quattro anche istituzionali, portando il M5S locale a una deriva politica sterile.
Leggendovi, appare evidente che il Movimento – che si auto appella “movimento” – chieda a gran voce di diventare un partito verticale, introiettando proprio ciò che è nato per combattere e vanificando quell’ideologia di democrazia diretta che altrettanto è nato per diffondere.
A causa delle deflazioni degli attivisti o della mancanza di fondi per azioni politiche più incisive?
No, niente affatto!
Per mancanza di idee, per il bisogno diffuso di una guida gerarchica, che lodi e castighi e che però, in totale contraddizione, nessuno vuole nella veste di un altro da sé.
E soprattutto per l’assenza di un progetto politico locale che determini e supporti l’azione, azione che invece è stata sempre intrapresa dal portavoce di turno, che come tale però non può rappresentare il Movimento, il quale sistematicamente lo scomunica.
Quindi, se il Movimento non c’è, di chi è portavoce il portavoce?
E, nello stesso istante, perché il portavoce disdegna la partecipazione del Movimento?
Questo è quanto si vede seguendo le vostre pubbliche esternazioni.
Purtroppo, come sempre, gli errori di tutti finiscono per venir addebitati ai duellanti provvidenzialmente sacrificabili, cercando così di mondarsi per apparire di nuovo intonsi.
Ma, come sempre, al momento sbagliato, dimostrando solo, e per l’ennesima volta, l’incapacità politica di una risposta attendibile alla generale crisi istituzionale in essere.
Ora, a ridosso delle elezioni, l’unica vostra speranza è che gli altri partiti non vi considerino pericolosi e vi ignorino alla grande, perché altrimenti, con tutte le vostre esternazioni personalistiche, seminate negli anni qui e negli altri social, non avrete scampo nell’affrontare un qualsiasi dibattito.

Un passante

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