novità da "udine-friuli a 5 stelle"


Parere si, parere no ?

Quando la nebbia si dissolve le cose appaiono sempre più chiare.

Fra qualche mese sarà un anno che ho presentato delle mozioni di buon senso relative ai rifiuti ed alla loro raccolta.
Volte a dare vantaggi dalla raccolta differenziata spinta, per una volta, principalmente ai cittadini.
E ai commercianti del centro, che già la praticano, in forte sofferenza.
Che, invece, di prassi, devono fare il lavoro, per dare vantaggio a qualcun altro.

Proposte boicottate fino allo sfinimento.
Mesi e mesi di braccio di ferro con richiesta di partecipazione a conferenze tematiche aperte ai cittadini ai vertici di AeT 2000 e Net – negata -, una commissione forzata con la partecipazione di uno di loro ottenuta con molta fatica e dopo parecchie insistenze, consigli comunali forzati con accorpamento di mozioni in maniera assai opinabile che hanno portato ad un doveroso conseguente esposto in Prefettura, Legge Regionale n. 135 su acqua e rifiuti.
Forse per arrivare ai giorni odierni. Con queste notizie relative a Net ed AeT 2000.

Ad Udine, nell’ultimo consiglio comunale, si doveva discutere anche di questo.
Oggetti aggiunti in suppletivo per allungare in volata i termini delle convenzioni tra NET e Ssm.
Il tutto senza il parere dei revisori dei conti.
Avendo dei dubbi ho chiesto nuovamente in modo ufficiale il parere ai revisori in quanto una parte economica è implicitamente e inevitabilmente esistente in un allungamento dei termini di contratto
e al segretario generale sulla mancanza di questi pareri, e non solo di questi, su relazioni mancanti e sugli emendamenti del Sindaco, che, in qualche modo, avvallavano la mancanza dei pareri dei revisori.
Chiedendo, in sostanza, un’assunzione di responsabilità, nella migliore delle ipotesi.
E una verifica di certe dinamiche, leggermente ingarbugliate.
E che fanno pensare.

Amministrare delle partecipate basandosi sul principio che prima si fanno gli investimenti, a volte inopportuni, e poi se non si rientra si allungano i termini di rientro non mi sembra un modo adeguato di procedere.
Se poi assistiamo, negli investimenti che determinerebbero e richiederebbero un allungamento dei contratti per poter rientrare dagli stessi, alla possibilità che ci siano impianti-doppione, ed il tutto senza i pareri, che, a questo punto, in presenza di veri e propri atti economici, risultano imprenscindibili, allora qualche, e più di qualche, domanda, si pone.

E non solo domande, ovviamente.

Solo riportando le cose in capo ad un controllo puntuale e gestite localmente, anche se in convenzione, con dati pubblici trasparenti e soprattutto comprensibili da tutti, tenuti costantemente aggiornati, ed un guadagno sulla differenziata a diretto riscontro e beneficio dell’utente che la fa, ci sarà finalmente un equità contributiva.
Almeno in questo ambito.

Claudia Gallanda.
Attuale capogruppo M5S
in consiglio comunale Udine

Articolo messaggero veneto 10.04.16:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/04/10/news/rifiuti-un-nuovo-impianto-per-l-umido-in-via-gonars-1.13272071

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