novità da "udine-friuli a 5 stelle"


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Abitando da sempre nello stesso quartiere della caserma Cavarzerani, dove sono state erette le tende per i profughi, mi rasserena che finalmente si sia provveduto ad una sistemazione dignitosa. Inoltre sono d’accordo con l’esercente che si augura che i profughi siano adibiti a piccoli lavori, compreso ripulire l’area dell’ex caserma Cavarzerani ed altre zone limitrofe degradate o che necessitano di manutenzione, anche in cambio di vitto e alloggio, sempre in rispetto delle normative vigenti e sotto il controllo delle autorità competenti.
Del resto, già in “tempi non sospetti” ho presentato una mozione, che mi auguro domani venga accolta in consiglio, che prevede, oltre ad ampliare la proposta dei cantieri lavoro per i disoccupati che non usufruiscono della cassa integrazione a dieci soggetti invece che a quattro, per il massimo di ore disponibili, si utilizzino anche, in sinergia con il programma immigrazione 2015 Regione FVG, i fondi a disposizione del Comune per attività “di cura del patrimonio pubblico”, visti gli innumerevoli campi in cui questo potrebbe essere di beneficio immediato per la collettività.

Claudia Gallanda M5S

 

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6 maggio, aggiornamento:

I giorni passano e i profughi, ormai accuditi dal volontariato nella caserma Cavarzerani da una quindicina di giorni, sono ancora “costretti” a bighellonare tutto il giorno. Eppure, trovare qualcosa che possano fare, occupando il tempo, sarebbe anche riconoscere loro una dignità di persone ben più significativa del semplice sfamarli.
Questo al di là del costo per la collettività, il quale -considerando 90 persone per un mese- è stato stimato in circa 45 mila euro. I profughi ospitati nella caserma sono –a tutt’oggi- già 95 e continuano ad arrivare.
Per questo, ancora il 15 aprile, avevo presentato una mozione, invitando il Comune ad ampliare al numero massimo previsto i beneficiari dei “cantieri lavoro” (dieci persone invece delle quattro previste), integrandoli con il “programma immigrazione 2015”, che prevede di destinare i fondi anche ad attività di “cura del patrimonio pubblico”.
Mozione che avrebbe dovuto essere discussa nell’ultimo consiglio comunale, lo scorso 22 aprile, ma, tant’è, a larga maggioranza non è stato accettato di prolungare lo stesso neppure per una decina di minuti.

 

 

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