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Montegnacco: Riul Ronzone, una tragedia ecologica

MONTEGNACCO RIUL RONZONE

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Cassacco 22 09 14 protocollo 5169

Interrogazione numero 105 con risposta scritta entro i 30 giorni come da regolamento comunale
Oggetto: Montegnacco: Riul Ronzone Una inquietante situazione idrogeologica ed ecologica

Al Signor Sindaco Baiutti Ornella del Comune di Cassacco e all’Assessore di competenza

Chiamati dalla popolazione locale e incuriositi, nonché stupiti negativamente dall’imponente sbancamento operato in vIa Savorgnan a Montegnacco per l’arginamento del Riul Ronzone.
Disponiamo di ampio archivio fotografico dell’inizio dei lavori e della situazione precedente e di quella attuale, osserviamo con profondo sconcerto quanto segue:
-L’argine nord del Riul Ronzone alto circa 4 metri è totalmente sproporzionato per contenere un Riul povero d’acqua e più si addice al fiume PO che al Riul Ronzone
-viceversa l’argine sud dello stesso Riul è inferiore a 2 metri, quindi l’altezza spropositata dell’argine nord è forse dovuto ad un errore di quota? Ad una eccessiva grandezza dei mezzi meccanici impiegati sproporzionati all’intervento?
-sopra l’argine Nord del Riul Ronzone è stato distrutto per una profondità di 8 mt 10 mt il boschetto, che a quel che ci costa è in zona protetta dal punto di vista paesaggistico, senza alcuna ragione nota, a meno che i mezzi impiegati sproporzionati non necessitassero di tale sbancamento per il loro passaggio
-sempre su Via Savorgnan a monte dello sbancamento e degli argini sproporzionati alla portata d’acqua, il tubo di emissione del passaggio sotterraneo del Riul Ronzone sito in proprietà privata e di soli 80 cm di diametro, ed allora non si comprende assolutamente la necessità di creare un bacino di scorrimento del Riul Ronzone proporzionato al PO, mentre a monte (pochi metri sopra) l’acqua che vi arriva è assolutamente poca e di quantità ridicola
-dopo la tragedia dello sbancamento del boschetto sopra l’argine nord del Riul Ronzone arriviamo ad un ponticello che adduce a residenza privata, in pietra fatta a mano che stando ai piani e alla indicazione sul ponticello stesso deve essere rimossa e riposizionata, e anche qui si pone la stessa domanda, del punto precedente, perché distruggere l’esistente per una portata d’acqua minima, distruggendo il ponticello e quindi altra parte del boschetto ancora ?
– abbiamo sempre invitato l’amministrazione a guardare coi propri occhi quanto proposto sulla carta e nei progetti , e a visionare il come le cose vengano realizzate, ma su questo tasto comprendiamo che parliamo di 2 linguaggi amministrativi diversi, in cui il nostro è quello del ben governo o del tentativo di attuarlo e di controllarlo come facciamo tuttora.
Come dicevamo nella istanza numero 20 che così recitava
“ci piacerebbe vedere coi nostri occhi e verificare de visu le opere da realizzare , le varianti ed altre opere pubbliche o concessioni a privati, e non solo prendere visione di mappe o di ascoltare relazioni tecniche.”
Ci piacerebbe che anche alla maggioranza piacesse lo stesso, per evitare di non accorgersi, come nel caso della nuova scuola materna, che mancava l’uscita per le auto e per il pulmino in quanto l’entrata troppo stretta per consentire manovre e doppio senso di marcia.

Gilberto Gamberini
Portavoce del Movimento 5 stelle
Capogruppo Gruppo Consiliare “Cassacco Movimento 5 Stelle”
Portavoce delle opposizioni del Comune di Cassacco
 
 
bosco distrutto

Montegnacco - Riul - Ronzone: bosco distrutto

 
 

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